Il Post

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I software di post-produzione sono diventati molto complessi e potenti: è possibile manipolare le foto, in modo che divengano completamente diverse dall’originale, esistono dozzine di strumenti e una moltitudine di modi per ottenere risultati identici o simili. Per la maggior parte delle fotografie che elaboro l’obbiettivo è quella di renderle il più naturali possibile e credo che questo sia un ottimo punto di partenza, anche quando si vuole creare immagini dall’aspetto surreale. La gamma di toni in una fotografia è una delle mie preoccupazioni principali: di solito i nostri occhi vedono una gamma di toni più ampia di quella che le fotocamere possono registrare. Ispirati da Kevin Landwer-Johan vediamo uno schema di possibile elaborazione in cinque passi che può essere fatto – per esempio, ma non necessariamente, con Adobe Lightroom e Photoshop.

Passo 1: Elabora il file RAW

Dai un’occhiata alle aree d’ombra, ai toni medi e alle alte luci. Scegli quello che consideri una parte essenziale della tua foto e presta attenzione a questo quando effettui le tue regolazioni.

Modificando i valori di contrasto, e di regolazione dei neri, delle ombre, dei chiari e dei bianchi puoi aumentare la gamma dinamica della fotografia cosi come è stata scattata dalla macchina fotografica. La gamma dinamica dei sensori utilizzati nella fotografia digitale (14 stop) è per ora inferiore a quella dell’occhio umano (24 stop) e generalmente non così ampia come quella dei mezzi chimici fotografici (18 stop): è necessario compensare questo limite in fase di post produzione.

Verifica il bilanciamento del bianco e se necessario modifica la temperatura dei colori singolarmente per ottenere ed esaltare i colori della tua fotografia. Ogni modifica non deve mai essere troppo spinta: siate delicati quando spostate i cursori!

Passo 2: Il metodo dei due livelli

La creazione di due livelli aggiuntivi della foto ti consente di aggiungere maggiore controllo. Importa la fotografia nel programma di fotoritocco e crea due livelli:

  • imposta il livello superiore come Schermo (Screen),
  • imposta il livello inferiore come Luce Soffusa (Soft Light).

Il maggiore controllo lo si ottiene manipolando il livello “Schermo”: regola, riduci l’opacità del livello fino a quando l’area più scura in cui vuoi conservare i dettagli è buona. Ora seleziona lo strumento “Gomma” e assegnagli un’impostazione di Opacità di circa il 30% ed inizia a cancellare delicatamente le aree della foto che desideri scurire, ovvero per scurire alcune aree che sono troppo luminose. Al termine di questa operazione fondi i livelli in uno solo.

Passo 3: Rimuovere le distrazioni

Utilizzare lo strumento Clona per rimuovere i segni dello sporco e i piccoli elementi di distrazione. Ci sono artisti famosissimi come Steve McCurry che non si fanno scrupoli ad eliminare anche figure umane intere se proprio non necessarie…

Passo 4: Scherma e brucia per perfezionare

Ingrandisci la tua foto e guardala bene. Ci sono ancora aree troppo scure o troppo luminose? In tal caso, utilizza gli strumenti “Scherma” e “Brucia” per delle correzioni finali. Potrebbe anche essere necessario utilizzare lo strumento “Scherma” nelle aree in cui è stato utilizzato lo strumento Clona per aiutarle a mimetizzarsi meglio.

Canale Muzza, Villambrera, Paullo, 2018

Passo 5: Ritaglia e raddrizza

Raddrizza la fotografia e valuta se ritagliarla in qualche modo per darle maggior forza. Ricorda che i formati attuali sono cosi grandi da consentire un ritaglio anche importante. Per una stampa di 20×30 cm (8×12 pollici) a 300 DPI occorrono file di 2400×3600 pixel. La mia fotocamera scatta file da 4000×6000 pixel, quindi potrei scartare fino al 40% sulle lunghezze e tenere solo 1/4 del file originale.

Al termine di queste operazioni non vi rimane che salvare nel formato che preferite. Qualche idea qui.